“Effects of training, detraining, and retraining on strength, hypertrophy, and myonuclear number in human skeletal muscle”
Niklas Psilander, Einar Eftestøl, Kristoffer Toldnes Cumming, Inga Juvkam,
Journal of Applied Phisiology – Published Online: 8 JUN 2019
Abstract
I muscoli del topo precedentemente allenati acquisiscono forza e volume più velocemente dei muscoli non allenati; è stato suggerito che ciò è correlato all’aumentata densità mio- nucleare. Il presente studio è stato indirizzato a determinare se una arto inferiore precedentemente allenato per la forza (mem-leg) avrebbe risposto meglio a un periodo di allenamento della forza, rispetto ad un arto inferiore precedentemente non allenato (con-leg). Nove uomini e 10 donne hanno eseguito un allenamento unilaterale di forza (T1) per 10 settimane, seguito da 20 settimane di non allenamento (DT) e un periodo di ripresa di allenamento bilaterale di 5 settimane (T2). Le biopsie muscolari sono state prelevate prima e dopo ogni periodo di allenamento e analizzate per numero di mio-nuclei, volume di fibre e area della sezione trasversale (CSA). Sono tate eseguite ecografia e una ripetizione della massima estensione dell’arto per determinare lo spessore muscolare (MT) e la forza. CSA (~ 17%), MT (~ 10%) e forza (~ 20%) sono aumentati durante T1 nel mem-leg. Tuttavia il numero di mio-nuclei e il volume delle fibre non sono cambiati. MT e CSA sono tornati ai valori basali durante DT, ma la forza è rimasta elevata (~ 60%), supportando i risultati precedenti di un effetto di apprendimento motorio di lunga durata. MT e la forza sono aumentati in modo simile nella mem-leg e nella con-leg durante il T2, mentre CSA, volume di fibre e numero dei mio-nuclei sono rimasti inalterati.
In conclusione la risposta all’allenamento durante T2 non ha differito tra mem-leg e con-leg. Tuttavia ciò non attesta l’esistenza della memoria muscolare umana, poiché durante il T1 non è stato rilevato alcun aumento del numero di mio-nuclei e non sono stati osservati effetti di distacco chiari per le dimensioni delle cellule durante DT; pertanto i dati attuali non hanno consentito un test rigoroso dell’ipotesi della memoria muscolare.
Novità e note importanti
Se esiste una memoria intramuscolare di lunga durata nell’uomo, ciò influenzerà i consigli di allenamento della forza sia per gli atleti, che per il pubblico. Sulla base di esperimenti su animali, abbiamo ipotizzato che una tale memoria esista e che sia correlata al numero mio-nucleare. Tuttavia un periodo di allenamento unilaterale per la forza, seguito da un distacco, non ha aumentato il numero mio-nucleare. La risposta all’allenamento durante un successivo periodo di riqualificazione bilaterale, non è stata migliorata nella gamba precedentemente allenata.