L’economia della corsa (RE) misura il volume di ossigeno (VO2) consumato per chilogrammo di peso corporeo per chilometro = VO2/kg/km, ossia la quantità di ossigeno di cui il tuo corpo ha bisogno per correre a un certo ritmo. Quindi meno ossigeno consumi per distanza, migliore è la tua RE. Chi riesce a fare di più usando meno ossigeno ha una maggiore capacità per tutto ciò che richiede “resistenza fisica”, particolarmente importante per gli atleti di resistenza, come i corridori di lunga distanza, poiché la capacità di sostenere un certo ritmo ha un enorme effetto sulla prestazione.
Mese: Agosto 2022
Come idratarsi e reidratarsi nell’esercizio di endurance
Una buona guida per coloro che s’impegnano in sport di resistenza e ultra resistenza è necessaria per beneficiare di un piano d’idratazione. Questo richiede la conoscenza del proprio tasso di sudore in una determinata condizione, nonché la composizione del sodio nel sudore, che variano soggettivamente. In generale più un evento di resistenza è lungo e difficile, più ha senso avere un piano d’idratazione ben congegnato e un buon piano di idratazione dovrebbe garantire un’idratazione adeguata, prima, durante e dopo (reidratazione) l’esercizio di resistenza.
Come influisce l’affaticamento sull’esercizio fisico nel ciclo mestruale: punto della situazione
Secondo la definizione classica di Enoka e Stuart l’affaticamento neuromuscolare può essere definito come l’incapacità di mantenere una data intensità di carico o forza muscolare richiesta. La capacità di mantenere la massima velocità di produzione di forza e potenza dopo ripetute azioni muscolari è un elemento critico nella prestazione sportiva così come in molti compiti della vita quotidiana e diversi studi hanno dimostrato che stimoli e situazioni di allenamento che inducono affaticamento sono strettamente legati ai cambiamenti nei profili neurali e ormonali individuali
Vivere attivamente migliora la vita negli anziani
L’essere attivi e spostarsi, oltre che fare attività fisica specifica, diminuiscono con l’età a causa delle problematiche emergenti che si verificano con il passare degli anni, ma anche all’età stessa. La mobilità e l’attività fisica sono indissolubilmente legate perché il passaggio dal punto A al punto B richiede almeno una certa deambulazione e la ricerca gerontologica attuale si basa su studi per verificare come invertire la tendenza. Ad esempio misurando l’estensione dell’area geografica che un particolare individuo copre nello svolgimento delle proprie attività quotidiane e la frequenza dei viaggi, il cosidetto spazio vitale. È stato dimostrato che la valutazione dello spazio vitale è associata all’attività fisica in quanto si è visto come coloro i quali hanno uno spazio vitale più ampio svolgono anche più attività fisica, con la mobilità che è fortemente legata alla qualità della vita e ha un forte valore prognostico per il buon vivere tra gli anziani.
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ACSM Fitness Trends 2022
Ecco il podio delle principali tendenze del fitness per il 2022 riportate nel consueto Report Fitness Trends dell’American College Sport of Medicine.
1 Tecnologia indossabile
2 Esercizio fisico a casa
3 Attività all’aperto
Connessi al movimento con la Generazione Z
Con generazione Z s’intendono le nate e i nati tra il 1997 e il 2012, dunque coloro che quest’anno compiono tra i 10 e i 25 anni (1). I Gen Z sono più numericamente più eterogenei rispetto alle generazioni precedenti (2). I Gen Z sono i veri nativi digitali, avendo sempre conosciuto la tecnologia. L’iPhone…
Trail Running
Rispetto alla corsa su strada, il trail running è uno sport diverso per via delle distanze di gara, del terreno su cui si svolgono le gare, della durata e dell’ambiente. La corsa su strada si effettua normalmente su strade asfaltate e urbane che tendenzialmente sono più piatte. Al contrario il trail running si svolge principalmente in montagna in cui il terreno è variabile, può variare da strade sterrate lisce a single track, a sentieri tecnici, compresi gli ostacoli come rocce o neve. Tale caratteristica del trail running fa scaturire delle determinanti fisiche e fisiologiche di chi ne affronta i percorsi. I maggiori dislivelli percorsi in salita e discesa conducono ad un cambiamento nella modalità contrazione e ad un aumento del ruolo che la forza muscolare degli arti inferiori gioca come determinante della prestazione, sia per spingere il corpo durante i tratti in salita, sia per resistere al danno muscolare dovuto, alle contrazioni eccentriche, durante le discese.