Uno studio condotto presso l’Università di Poitiers in Francia, ha confrontato l’uso dell’EMS con i convenzionali protocolli di allenamento della forza tradizionale nella preparazione dei nuotatori sprint a livello nazionale. Un totale di 24 nuotatori (12 uomini, 12 donne), con un’età media di 22 anni, sono stati divisi in tre gruppi. Un gruppo ha intrapreso un programma convenzionale di allenamento per la forza, un altro gruppo ha utilizzato solo EMS e il terzo gruppo non ha intrapreso alcun metodo di allenamento della forza. Tutti i gruppi hanno continuato con le loro regolari 10 sessioni di allenamento di nuoto a settimana per un periodo di allenamento di quattro settimane. Gli atleti sono stati testati prima del periodo di allenamento (V0), immediatamente dopo il periodo di allenamento (V4) e quattro settimane dopo la fine del periodo di allenamento (V8). I ricercatori hanno analizzato la forza massimale durante l’estensione del braccio a velocità, frequenza e lunghezza diverse. Il programma di allenamento per la forza tradizionale (S) si è concentrato sugli arti superiori con un’enfasi speciale sul gran dorsale. Ogni seduta di allenamento della forza è stata di 15 minuti, preceduta da un riscaldamento di salti con la corda di 10 minuti. Gli atleti hanno completato tre sessioni di allenamento della forza a settimana, un’ora prima dell’allenamento di nuoto. Sono state eseguite tre serie di tre esercizi con due minuti di recupero tra le serie. Gli atleti hanno eseguito un massimo di sei ripetizioni per ogni esercizio, inclusi pull-up a corpo libero e pulley per l’80-90% della ripetizione massimale per serie.
Il gruppo EMS (ES) ha eseguito lo stesso riscaldamento di salti con la corda per 10 minuti a cui hanno fatto seguito 15 minuti di elettro-mio-stimolazione. I muscoli gran dorsali sono stati stimolati simultaneamente con una frequenza di 100Hz per cinque secondi, con un recupero di 15 secondi tra le contrazioni. Ci sono state un totale di 45 contrazioni durante la seduta di allenamento. L’intensità della stimolazione, controllata da ogni singolo atleta, è stata progettata per corrispondere all’80-90% della massima contrazione volontaria (MCV) in base alle sensazioni degli atleti.
Tutti i gruppi, compreso il gruppo di controllo (C), hanno completato 10 sedute di allenamento di nuoto a settimana per quattro settimane e lo stesso lavoro aerobico. Non sono state svolte gare importanti durante questo periodo di allenamento (aprile) e gli interventi di allenamento della forza si sono conclusi sei settimane prima dei campionati nazionali svoltisi a giugno.
- Risultati
Dopo il periodo di allenamento, è stato osservato un aumento significativo della velocità media di nuoto sia nel gruppo di allenamento della forza (S), che nel gruppo elettro-mio-stimolazione (ES), con entrambi i gruppi che hanno mostrato miglioramenti della velocità quattro settimane dopo la fine del periodo di allenamento. Non ci sono state differenze significative tra i gruppi S ed ES in nessun momento, mentre il gruppo C non ha mostrato alcun miglioramento durante lo studio.
- È interessante notare che, dopo il periodo di allenamento di quattro settimane, la lunghezza della prestazione è stata significativamente migliorata per il gruppo S e il gruppo ES, ma non per il gruppo C. La frequenza del colpo è stata migliorata per entrambi i gruppi S ed ES, ma non per il gruppo C. Un esame della forza in condizioni concentriche a 60 e 180 gradi al secondo, dopo il periodo di allenamento di quattro settimane ha rivelato che i gruppi S ed ES hanno mostrato miglioramenti significativi, mentre il gruppo C no. Durante l’esame delle condizioni eccentriche e isometriche a 60 gradi al secondo, solo il gruppo ES ha mostrato miglioramenti significativi. Tutti questi risultati sono stati confermati nelle altre quattro settimane successive alla fine del periodo di allenamento.
- Conclusioni
Dopo quattro settimane di allenamento utilizzando l’allenamento EMS, sono stati osservati aumenti significativi nelle prestazioni di nuoto sprint nei nuotatori di livello nazionale.
-Vantaggi dell’EMS per l’allenamento sportivo
Gli impulsi sono generati dall’unità EMS e trasdotti tramite elettrodi sulla pelle abbastanza vicini ai muscoli che si desidera stimolare. Gli impulsi assomigliano al potenziale d’azione (AP) proveniente dal sistema nervoso centrale (SNC), provocando la contrazione dei muscoli. Per l’allenamento, la stimolazione muscolare può fornire una contrazione maggiore rispetto a una normale contrazione volontaria, fino al 30% in più (cioè più reclutamento di fibre muscolari)
L’EMS può essere utilizzato durante l’allenamento per modificare l’ordine di reclutamento muscolare. Normalmente il tuo corpo userebbe prima la fibra rossa (contrazione lenta) per eseguire un movimento specifico, seguita dalla fibra bianca (contrazione rapida) quando necessario. Tuttavia con EMS, vengono reclutate tutte le fibre indipendentemente dal loro tipo. Pertanto un numero maggiore di fibre a contrazione rapida viene attivato prima di quanto sarebbe con l’allenamento tradizionale. Questo è utile per gli atleti della velocità, potenza, forza e con un’opportuna scelta dei parametri di stimolazione, può essere adottata anche per atleti di resistenza.
Il dottor Ross Tucker del noto sito web “Science of Sport”, ha detto riferito sulla fatica e l’esercizio quanto segue: “anche quando fai del tuo meglio per esercitare la massima forza per cinque secondi, ci sono evidenze che dimostrano come si mantenga ancora una certa capacità di “riserva”. Sappiamo che se si sta eseguendo una contrazione massima di 5 secondi e il muscolo viene stimolato usando una corrente elettrica, la forza può aumentare, quindi chiaramente ciò che la persona pensava fosse “tutto” era in realtà ancora sub-massimale! Quindi una riserva è una caratteristica universale di qualsiasi sforzo volontario, indipendentemente da quanto ci provi.
Le MCV sono controllate dal cervello, che invia impulsi elettrici attraverso i nervi che innervano un particolare muscolo. L’EMS utilizza impulsi che agiscono sugli stessi motoneuroni e terminali nervosi utilizzati dal cervello, per contrarre i muscoli in modo simile alla contrazione volontaria, perciò consente di sintonizzare i muscoli verso lo sviluppo di forza, resistenza e recupero più rapido dalle prestazioni sportive e dall’indolenzimento muscolare.
Il vantaggio chiave preferito dell’uso dell’elettromio-miostimolazione è che bypassa il sistema nervoso centrale (SNC)! Il sovraccarico dell’SNC è un argomento complicato, ma si può descrivere meglio come sentire i “postumi di una sbornia”, senza bere alcolici la sera prima; chiunque esegue troppe sedute di allenamento sulla velocità può garantirlo.