In questo articolo espongo il principio FITT, che è un importante schema per lo sviluppo delle prescrizioni degli esercizi e da lì sviluppo altri importanti punti che un chinesiologo e un cliente devono considerare nel percorso dell’esercizio fisico programmato. Nel numero tematico dell’Health & Fitness Journal® di ACSM, da cui ho tratto spunto per l’articolo, sono evidenziate considerazioni uniche per andare oltre il principio FITT per personalizzare meglio le prescrizioni degli esercizi che soddisferanno le esigenze dei clienti per supportare l’aderenza, la motivazione, la valutazione e le prestazioni.
Articoli tematici
La salute inizia allenando il tuo corpo
Migliaia di studi hanno dimostrato che più ci si muove, minore è il rischio di malattie cardiache, diabete, obesità, diversi tipi di cancro, dolori articolari e Alzheimer, migliora l’umore, riduce il livello di stress e migliora il sonno. L’esercizio a corpo libero è una prova!
I diversi tipi di tiro nel calcio
Il tiro nel calcio è l’azione motoria che può essere svolta in diversi modi dal giocatore e con la quale si possono dare diversi effetti al pallone sulla base di quello che nell’azione di gioco si vuole e si può fare per fare goal. Il tiro di collo: il collo del piede, o dorso del…
Differenze tra maschi e femmine nel boulder climbing
Il corpo umano è eccezionale per molte ragioni, non ultima l’ampia varietà di movimenti che è in grado di eseguire. Poiché la nostra specie è in grado di eseguire così tante attività discrete, i ricercatori spesso non sono d’accordo su quali siano stati i movimenti più essenziali per l’evoluzione della nostra specie. Analisi recenti propongono che il divario di prestazioni tra atleti di sesso femminile e maschile si riduca negli sport che riflettono maggiormente i movimenti per i quali gli esseri umani si sono evoluti, come nell’arrampicata.
Motivare alla pratica sportiva attraverso i cartoni animati
Il famoso anime “Mila e Shiro” narra le vicende pallavolistiche della protagonista Mila, appassionata dallo sport della pallavolo. La serie offre una straordinaria possibilità per esplorare la matematica dietro il punteggio e le tecniche della pallavolo, tra probabilità ed aerodinamica. Mila ha eccezionali capacità di salto ed è appassionata di pallavolo, sogna di entrare a…
Programmazione dell’allenamento nel rugby a 7
In pillole ll rugby a 7 (in inglese rugby sevens) o rugby a VII, è uno sport di squadra, variante del rugby a 15. Concepito nel 1833, ben prima della differenziazione con quello che in seguito sarebbe divenuto rugby a 13 o rugby league, dopo il 1895 fu amministrato dall’International Rugby Football Board, la stessa…
Allenamento fisico del batterista
In pillole La batteria comporta un movimento dinamico di tutti e quattro gli arti. Sono stati condotti studi sul controllo motorio della batteria, ma non si sa molto sulle risposte fisiologiche a questa attività. A livello di evidenza scientifica è da notare l’interessante articolo riportato da Nadia Azar (Prof.ssa associata di Chinesiologia presso l’Università di…
Corsa collinare tra salita e discesa: mezzi, consigli ed effetti cardiorespiratori
La sensazione del cuore che batte nel petto in cima a una collina testimonia il condizionamento che la corsa fornisce al sistema cardio respiratorio ed è anche un ottimo allenamento per i muscoli. L’allenamento in salita e in discesa aumenta la potenza dei muscoli degli arti inferiori e può essere utilizzato come transizione verso un lavoro di velocità più formale, migliora le prestazioni del cuore e utilizza i muscoli degli arti inferiori, di quelli superiori e delle braccia e del tronco in modo diverso rispetto alla corsa in pianura. Di seguito alcuni studi che rendono al meglio come la corsa eseguita in collina aiuta e migliorare il sistema cardiaco e respiratorio. Consiglio anche ai colleghi e in particolare ad un medico di Pronto Soccorso, di leggere tali articoli e di aggiornarsi sugli effetti dell’esercizio fisico sul cuore, al fine di evitare considerazioni che possano essere a scredito del ruolo stesso che si riveste.
I costi di produttività a livello individuale dell’inattività fisica
Uno studio di Jaana T. Kari e altri pubblicato su “Medicine & Science in Sport & Exercise” a febbraio di quest’anno ha stimato i costi di produttività a lungo termine dell’inattività fisica a livello individuale. I risultati dello studio possono essere generalizzati ad altri Paesi sviluppati e da un punto di vista politico dovrebbero incoraggiare i politici e i datori di lavoro a investire in programmi e interventi volti a promuovere la partecipazione all’attività fisica degli individui in età lavorativa. In questo modo si potrebbe mantenere e aumentare ulteriormente la capacità lavorativa e la produttività delle persone.
Il Miglio Giornaliero
Revisioni recenti hanno concluso che una maggiore attività fisica è associata a un miglioramento della cognizione e del rendimento scolastico nei giovani (Barbosa et al., 2020; Chaput et al., 2020). Ricerche precedenti hanno dimostrato associazioni longitudinali positive tra attività fisica e rendimento scolastico (Singh et al., 2012; Booth et al., 2014) e cognizione (Booth et al., 2013), tuttavia, le prove di studi e interventi acuti sono equivoche (Daly-Smith et al., 2018; Singh et al., 2018). Si ritiene inoltre che il fitness abbia un ruolo positivo nella relazione tra attività fisica, cognizione e rendimento ed è stato suggerito come possibile meccanismo esplicativo (Donnelly et al., 2016). Tuttavia, i livelli di attività fisica sono bassi a livello globale (Aubert et al., 2021) e quindi gli sforzi per sostenere gli aumenti sono giustificati.
Gli scolari che corrono o camminano per 15 minuti durante la giornata scolastica sono mentalmente e fisicamente più acuti di quelli che non lo fanno, secondo uno studio recente (Aprile 2022) che coinvolge l’Università di Stirling. Prendersi del tempo per una corsa o una passeggiata non ha avuto un effetto negativo sulle capacità di pensiero o sul benessere degli alunni, mentre è stato riscontrato che una maggiore forma fisica è correlata anche a una memoria migliore. Lo studio è il primo a esaminare gli effetti a lungo termine sulla salute psicologica dei programmi di corsa scolastica come il “Daily Mile”, che coinvolge i bambini che prendono una pausa di 15 minuti dalla lezione per fare attività fisica. Il Daily Mile, fondato da un preside di Stirling, ha festeggiato ad Aprile il suo decimo compleanno, con oltre tre milioni di bambini che partecipano al programma in tutto il mondo.