Lo scopo di questo studio di Edwards R.B. e altri della “School of Exercise Science” (Australian Catholic University, Melbourne) è stato quello di confrontare le esigenze cardiometaboliche della corsa su un tapis roulant non motorizzato curvo, con la corsa su terreno e il tapis roulant motorizzato. Il decremento dell’economia di corsa osservato durante la prova su tapis roulant curvo non motorizzato era correlato negativamente alla massa corporea, indicando che i corridori più leggeri dovevano lavorare a un’intensità relativa maggiore per superare la resistenza de nastro del tapis roulant. Questi dati dimostrano la maggiore richiesta cardiometabolica associata alla corsa a una data velocità sul tapis roulant curvo non motorizzato. È fondamentale che queste differenze vengano prese in considerazione quando si prescrivono le intensità di allenamento sul tale tapis roulant o si traducono i dati di laboratorio verso l’ambito di preparazione atletica.
Articoli tematici
Il tapis roulant motorizzato è biomeccanicamente paragonabile alla corsa su terreno?
Nel complesso, i risultati indicano che la biomeccanica della corsa su tapis roulant meccanico è in gran parte paragonabile alla biomeccanica della corsa su terreno, ma differisce tuttavia su diversi aspetti. Queste differenze probabilmente derivano da:
– Differenze nella rigidità della superficie del tapis roulant e dei diversi terreni;
– Insufficiente esperienza e familiarità di corsa su tapis roulant;
– Potenza del motore del tapis roulant insufficiente e dimensioni del nastro limitanti;
– Differenze nella resistenza dell’aria a velocità di corsa più elevate;
– Alterata percezione della velocità.
I ricercatori, i medici e gli atleti dovrebbero quindi prendere in considerazione questi fattori per ridurre al minimo le differenze biomeccaniche della corsa tra tapis roulant e terreno. La riduzione al minimo di queste differenze biomeccaniche può a sua volta migliorare i criteri della ricerca e le analisi dell’andatura e migliorarne il trasferimento all’allenamento.
Una dieta salutare per il cuore non ha bisogno di essere povera di grassi!
Le diete a basso contenuto di grassi non sembrano prevenire le malattie cardiache, infatti negli ultimi dieci anni, l’American Heart Association, le linee guida dietetiche federali e altre autorità nutrizionali si sono allontanate dal consigliare alle persone di limitare la quantità totale di grassi nella loro dieta. Al contrario, l’attenzione si concentra su un modello alimentare sano in generale, ossia uno stile alimentare che enfatizzi verdure, frutta, cereali integrali, fagioli, quantità modeste o piccole di carne, latticini, uova e dolci (Rimm E., Harvard TH Chan School of Public Health).
Come raggiungere obiettivi nel nuovo anno
Decidere di apportare un cambiamento è il primo passo per raggiungerlo, ma mantenere il cambiamento apportato rappresenta, poi, la vera sfida.
Un Sereno e Felice 2021 a tutti!!!!
Fitness Trends 2021
Negli ultimi 15 anni gli editori dell’Health & Fitness Journal® dell’American College of Sports Medicine hanno fatto circolare un sondaggio elettronico a migliaia di professionisti in tutto il mondo per determinare le tendenze sulla salute, sul fitness e l’esercizio fisico, per l’anno successivo. Questo sondaggio è una guida alla programmazione per la salute e il fitness per il 2021 e oltre. Il primo sondaggio, condotto nel 2006, ha introdotto un modo sistematico per prevedere le tendenze di salute e di fitness e da allora questi sondaggi sono stati condotti, ogni anno, utilizzando la stessa metodologia.
Anomalie nel test di tolleranza graduale all’esercizio o storia di malattia cardiovascolare sulla perdita di peso o sul fitness cardiorespiratorio: lo studio “Look Ahead”
L’American Heart Association e l’American College of Cardiology hanno raccomandato l’attività fisica e la gestione del peso come prevenzione dagli eventi di malattie cardiovascolari. In questo studio Look Ahead di Jakicic e altri, sono stati prese in considerazione due aree come i test di tolleranza all’esercizio anormali e storie di malattie cardiovascolari. Per la prima area sono stati presi in considerazione test che hanno mostrato evidenza di ischemia (depressione del tratto ST di ≥1,0 mm), aritmie ventricolari (fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, serie di almeno tre contrazioni ventricolari premature o blocco di branca indotto dall’esercizio), angina indotta dall’esercizio, anormale risposta emodinamica (recupero della frequenza cardiaca (HRR) < 22 bpm dopo 2 minuti dall'esercizio) o ridotta capacità di esercizio (IEC; carico di lavoro massimo raggiunto <5 MET). Per la definizione di storia di malattia cardiovascolare all’inizio ai partecipanti è stato chiesto informazioni su qualsiasi storia di infarto miocardico, ictus, attacco ischemico transitorio, innesto di bypass coronarico, angioplastica/stent coronarico, endoarteriectomia carotidea, angioplastica degli arti inferiori, riparazione di aneurisma aortico o insufficienza cardiaca. Qualora il partecipante avesse riportato una storia di uno qualsiasi di questi eventi o condizioni, si è ritenuto che avesse una storia di CVD. Se si sono verificati eventi CVD entro 3 mesi prima dello screening, al partecipante è stata offerta l'opportunità di ripetere lo screening entro 3 mesi o è stato escluso prima della randomizzazione. Tali risultati possono essere importanti per i medici, altri operatori sanitari e professionisti del movimento e suggeriscono che un intervento sullo stile di vita incentrato sulla perdita di peso e sull'attività fisica può essere efficace per il trattamento del sovrappeso/obesità e per migliorare lo stato di fitness cardiorespiratorio delle persone con una storia di malattia cardiovascolare o con la presenza di anomalie in test iniziali di tolleranza graduale all’esercizio.
Eventi Cardiovascolari ed Esercizio Fisico: Considerazioni Attuali
La sicurezza dei partecipanti è alla base per un chinesiologo. La lesione muscoloscheletrica è la complicanza più comune legata all’esercizio fisico ed è importante adottare misure per prevenire e ridurre al minimo questi tipi di lesioni, ma, sebbene, eventi cardiovascolari avversi come la morte cardiaca improvvisa (SCD) e l’infarto miocardico acuto (IMA), siano molto meno comuni del danno muscoloscheletrico, questi possono portare a una maggiore morbilità e mortalità e, quindi, meritano un’attenzione specifica. Recentemente l’American College of Sports Medicine (ACSM) ha pubblicato un “Expert Consensus Statement” (ECS) che ha aggiornato e sostituito la precedente dichiarazione ACSM. Scopri di più nell’articolo!
Come allenarsi a casa: consigli e metodi attuali
Per tutti noi, grandi e piccoli, l’attività fisica regolare resta una strategia importante per mantenersi in salute! Rispetto alla sedentarietà, l’attività fisica d’intensità moderata è associata a una migliore funzione immunitaria. Allo stesso modo, un’attività fisica regolare è associata a livelli più bassi di ansia e stress percepito. Qualsiasi piano di allenamento dovrebbe concentrarsi su tre diverse aree, che costituiscono le tre capacità condizionali fondamentali, ossia l’attività aerobica, la mobilità articolare e flessibilità muscolare e la forza. In questo articolo ti indicherò come progettare l’attività fisica, come fare a rimanere attiva/o e in forma, come scegliere gli esercizi, che movimenti privilegiare e tanto altro, comprese le ultime linee guida sull’attività fisica pubblicate dal WHO.
L’esercizio mattutino costante può essere utile per le persone con obesità?
I livelli di attività fisica tendono ad essere bassi tra gli adulti con obesità e, in generale, molte persone che intendono fare esercizio hanno difficoltà a tradurre queste intenzioni in comportamenti effettivi. Delle evidenze recenti suggeriscono che l’ora del giorno in cui l’esercizio viene eseguito entro le 24 ore (“tempo di esercizio”) può essere sfruttata per facilitare il cambiamento verso la pratica di esercizio fisico e migliorare la gestione del peso tra gli adulti con obesità.
Orari di pratica costante e in particolare esercizi mattutini, possono facilitare livelli di esercizio maggiori, migliorando la pianificazione, promuovendo l’abitudine all’esercizio e migliorando l’autoregolamentazione.
L’esercizio mattutino può anche aumentare la perdita di peso indipendentemente dai livelli di attività fisica quotidiana e diversi processi comportamentali e fisiologici (ad esempio, orario di alimentazione modificata, influenze circadiane) possono essere alla base di tali effetti.
L’affaticamento dei muscoli respiratori altera le prestazioni del ciclismo e l’affaticamento dei muscoli locomotori
Le contrazioni intense e ripetute del muscolo scheletrico possono portare a una riduzione temporanea della capacità del muscolo di generare forza, cioè ad affaticamento muscolare, come accade nel ciclismo. Più specificatamente l’affaticamento muscolare è stata dimostrato alla fine dell’esercizio ad alta intensità, suggerendo che esista una “soglia critica” di fatica che limiti le prestazioni all’esercizio. Prevenire il superamento di questa soglia critica da parte dei muscoli locomotori, diminuisce l’output motoneuronale e la produzione di energia durante l’esercizio respiratorio. Nello studio è dimostrato che l’affaticamento muscolare respiratorio altera la percezione sensoriale durante l’esercizio, portando a una diminuzione della potenza. La riduzione della produzione di energia durante l’esercizio globale diminuisce la perturbazione metabolica e attenua l’affaticamento dei muscoli locomotori. Questi risultati indicano che il sistema respiratorio influenza il limite di tolleranza sensoriale ed è parte integrante di un ciclo di feedback globale che regola la prestazione fisica e lo sviluppo dell’affaticamento muscolare locomotore.