Cos’è?
Lo studio del passo è m molto frequente sia in ambito professionale che di ricerca per studiare le caratteristiche dell’appoggio o per validare altre tipologie di strumentazioni e si presenta bene per lo studio sagittale del cammino.
La deambulazione è data da una successione ciclica di movimenti ritmici alternati che ci consente di spostare in avanti il nostro corpo.
Viene definito ciclo del passo (ciclo di gait) il periodo che intercorre tra due appoggi successivi dello stesso piede al terreno. A sua volta questo ciclo è diviso in 2 fasi:
- fase di appoggio: durante la quale il piede rimane a contatto con il suolo. Questa fase occupa circa il 60% del ciclo del passo e diminuisce sempre più mano a mano che si aumenta la velocità di deambulazione (nella corsa si riduce fino al 37% circa);
- fase di sospensione o oscillazione: durante la quale l'arto viene sollevato e portato in avanti per prepararsi all'appoggio successivo. Tale fase viene anche chiamata fase di trasferimento.
La fase di appoggio si può suddividere a sua volta in quattro diverse fasi:
1. contatto del tallone (heel strike): è una fase molto breve in cui il tallone del
piede proiettato in avanti si trova a contatto con il suolo;
2. pieno appoggio (mid stance): è la fase più lunga che inizia con lo stacco del
piede controlaterale e termina quando il piede è completamente appoggiato al
suolo (calcagno, metatarso e dita appoggiate al terreno);
3. distacco tallone (heel off): questa fase termina quando l'arto controlaterale tocca
il suolo e contemporaneamente si assiste al distacco dal suolo del tallone del
piede portante;
4. distacco delle dita (toe off): è una fase che termina con il distacco delle dita dal
terreno, dopo la quale il peso del corpo viene trasferito in avanti.
Quali sono le caratteristiche principali?
- Registrare il comportamento motorio del soggetto;
- Riuscire ad individuare la funzionalità del corpo nei diversi momenti del passo;
- Capire come tutti i vari distretti corporei influiscono sul passo;
- Identificare la correttezza esecutiva delle diverse fasi del passo;
- Annotare con schede oggettive delle particolarità del soggetto che possono essere confrontate successivamente nel tempo;
- Complementare e rendere funzionali le valutazioni posturali di vario e ampio spettro eseguite precedentemente;
- Predisporre dei programmi più precisi di esercizio fisico in qualsiasi soggetto.
Perché eseguirla?
Analizzare le fasi del ciclo del passo o della corsa consente di capire come viene gestito lo spostamento del corpo in movimenti ricorrenti. Valutare questi schemi di movimento consente di capire come viene gestito il corpo nell’atto motorio principe di noi bipedi terrestri, come si stabilizza l'organismo in relazione ai repentini cambi di postura, come viene assorbita e gestita l'energia durante questi movimenti.
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