La ricerca biomeccanica ha costantemente dimostrato che il seno, che non ha un supporto anatomico adeguato e sostanziale, si sposta, rispetto alla parete toracica, quando le donne svolgono attività fisica. Questo movimento del seno è esacerbato durante le attività in cui il busto della donna si muove verticalmente, come nel correre e nel saltare. Un movimento eccessivo del seno è stato associato a dolore al seno indotto appunto dall’esercizio fisico, che può influire negativamente sulle prestazioni di atlete esperte e persino disincentivare le donne dalla partecipazione a certe attività fisico-sportive. Sebbene ci siano stati sviluppi sostanziali nei materiali e nei processi di produzione dopo il modello “Jogbra”, l’idea che i reggiseni sportivi dovrebbero essere progettati principalmente per limitare il movimento del seno non è cambiata sostanzialmente dagli anni ’70. Molti degli studi di biomeccanica mammaria pubblicati sono limitati da progetti di ricerca scadenti e metodi biomeccanici inadeguati, facendo sì che molti reggiseni sportivi disponibili in commercio siano basati sui risultati di tali studi e non soddisfino le esigenze individuali di molte donne. Il livello ottimale di supporto del seno per ridurre al minimo il dolore al seno indotto dall’esercizio dipende dall’età, dalle dimensioni del seno e dal tipo di attività. Le differenze nella forma del seno e del busto possono anche rendere più difficile il raggiungimento di un supporto sufficiente per il seno e una corretta vestibilità del reggiseno per diverse coorti di donne, in particolare quando c’è una carenza di ricerca incentrata su queste donne, appunto. I contributi alla progettazione di un reggiseno sportivo migliore potrebbero derivare da investimenti nella ricerca relativa alla struttura e anatomia del seno, alla scansione tridimensionale delle dimensioni e della forma del seno e del tronco, dalle misurazioni cliniche del sistema muscolo-scheletrico della parte superiore del tronco, dal carico statico e dinamico all’interfaccia reggiseno-busto e reggiseno-spalla, dall’effetto del supporto del seno sull’attività muscolare, dalla modellazione tridimensionale del seno, dalla meccanica del tessuto cutaneo mammario e dall’ingegneria dei materiali I reggiseni sportivi in grado di rispondere alle esigenze individuali delle donne rilevando i cambiamenti nell’ampiezza e nella frequenza del movimento del seno e regolando il livello di sostegno per adattarsi a questo movimento hanno il potenziale per massimizzare sia il sostegno del seno, che il comfort del reggiseno. In effetti è stato dimostrato che gli elettro-materiali rilevano con successo i cambiamenti nel movimento del seno mentre le donne camminano e corrono su un tapis roulant, mentre i muscoli artificiali guidati elettro-termicamente hanno dimostrato di stringere un reggiseno per fornire un supporto del seno maggiormente percepito e conforme.
Categoria: Ciclismo
La menopausa altera gli adattamenti aerobici all’HIIT
La menopausa è una parte normale della vita di una donna ed è stata associata ad un indebolimento della funzione cardiovascolare a riposo. Questi effetti legati alla menopausa includono un rimodellamento concentrico del ventricolo sinistro (VS), una bassa funzione diastolica e un aumento della pressione sanguigna.
HIIT di tipo aerobico stimola miglioramenti nella capacità aerobica massimale e nella funzione del VS, rispetto al tradizionale allenamento moderato continuo (MICT).
La gittata cardiaca è aumentata sia in pre, che post menopausa dopo allenamento, ma non la frequenza cardiaca massima.
La principale implicazione pratica di questo studio è il minore aumento della capacità aerobica massima osservato nelle donne di mezza età in post-menopausa dopo 12 settimane di allenamento aerobico ad alta intensità, rispetto alle donne di mezza età in pre-menopausa.
I risultati suggeriscono che la limitazione all’adattabilità aerobica nelle donne in post-menopausa sono probabilmente dovute a cause periferiche (distribuzione arteriosa, scheletrica, muscolare e/o del volume sanguigno), piuttosto che fattori centrali (cardiaci).
Gli autori sostengono che il maggiore volume di sangue osservato nelle donne in pre-menopausa dopo l’esercizio potrebbe essere stato sostenuto da una maggiore capacità vaso dilatatoria nelle donne in pre-menopausa, rispetto alle donne in post-menopausa.
Poiché la capacità aerobica massima è un importante biomarcatore prognostico per le malattie cardiovascolari, i risultati indicano che la menopausa riduce la capacità di una donna di mezza età di modificare il suo rischio di malattie cardiovascolari con l’esercizio.
Una migliore comprensione degli adattamenti all’allenamento fisico nelle donne di mezza età migliorerebbe le raccomandazioni pubbliche per gli interventi sullo stile di vita per migliorare la fitness cardiorespiratoria, il che ha implicazioni per la salute a livello globale nella popolazione femminile.
Il ruolo del raffreddamento del corpo nell’attività fisica e nell’esercizio di prestazione
La ricerca si è concentrata nei decenni e, in particolare, negli ultimi anni, su come il raffreddamento del corpo possa aiutare nell’attività fisica e nelle prestazioni in ambienti caldi e umidi. L’esercizio come è noto fa aumentare la temperatura corporea e più l’intensità è elevata, più rapido sarà questo aumento termico. Basti pensare che quando il tasso di produzione di calore metabolico supera il tasso di trasferimento di calore esterno, che si verifica frequentemente quando l’esercizio è svolto con una temperatura ambiente elevata (>25°C), il calore viene immagazzinato e la temperatura del corpo aumenta. Gli studi sul preraffreddamento confermano che l’aumento del calore corporeo è un fattore limitante durante l’esercizio ed è utile per gli esercizi di resistenza per i primi 30-40 minuti, dipendentemente dalle variabili discusse, piuttosto che per esercizi intermittenti o di breve durata e prima di un’attività di resistenza di lunga durata può essere utile solo con l’uso di attrezzature specifiche e con la disponibilità di strutture ad hoc.
L’effetto della cadenza della pedalata sull’ossigenazione dei muscoli durante un esercizio ad intensità moderata
La modifica della cadenza di pedalata durante l’esercizio ad intensità moderata influisce su una serie di risposte fisiologiche: a una potenza costante e moderata, l’aumento della cadenza provoca un aumento della frequenza cardiaca (FC), del consumo di ossigeno (VO2), della produzione di anidride carbonica (VCO2) e del tasso di percezione dello sforzo e del lattato. Elevate cadenze di pedalata aumentano la domanda metabolica dei muscoli scheletrici, che fino a un certo punto può essere compensata da un corrispondente aumento della funzione cardiorespiratoria. Al contrario basse cadenze di pedalata aumentano la pressione intramuscolare durante il periodo di contrazione muscolare, con un effetto dimensionale associato alla forza generata dalla contrazione muscolare. Questo fenomeno riduce o impedisce, temporaneamente, la perfusione sanguigna nel muscolo in contrazione e nei tessuti a valle. Inevitabilmente durante l’esercizio ciclistico le basse cadenze sono anche associate a periodi di rilassamento muscolare proporzionalmente più lunghi, quando la perfusione è aumentata. Al momento non è chiaro se il periodo di contrazione più lungo e le maggiori forze del pedale a una cadenza inferiore possano determinare un’ossigenazione inadeguata dei muscoli.
Formenti e altri in questo studio hanno rilevato che aumentare la cadenza oltre una data soglia ad un’intensità di esercizio moderata vicino alla soglia ventilatoria è meno efficiente dal punto di vista energetico e che una cadenza elevata può compromettere l’ossigenazione muscolare durante l’esercizio ciclistico.
Dieta chetogenica: il presente degli sport di resistenza?
Gli sport di resistenza si basano sulla risintesi dipendente dall’ossigeno dell’adenosina trifosfato (ATP), che richiede sia un’adeguato apporto di ossigeno ai mitocondri, sia la disponibilità di carboidrati (CHO) e combustibili lipidici. Gli atleti vincenti mantengono le massime velocità per tutta la durata della loro prestazione. In effetti il ritmo di gara in molti eventi di resistenza (ad esempio, la maratona o lo sci di fondo) comporta una percentuale molto elevata della massima intensità aerobica di un individuo, mentre in attività più lunghe non basate su un’unica e singola prestazione (ad es. Ironman, gare ciclistiche su strada a tappe), le caratteristiche tattiche, del terreno e della stimolazione fisica sul lungo periodo, richiedono fasi a velocità superiore o inferiore. Le caratteristiche chiave degli atleti di resistenza d’élite, maturate attraverso la genetica e l’allenamento, implicano l’interazione di un’alta massima capacità aerobica (VO2 max), elevata capacità ossidativa muscolare ed elevata economia del gesto esercizio-correlato. Le strategie di allenamento e nutrizione mirano a garantire un’adeguata disponibilità e capacità d’integrare l’uso delle riserve di carburante del muscolo per produrre ATP in base alle esigenze della disciplina; un concetto noto come “flessibilità metabolica”. Vi sono prove concrete che l’adattamento a una dieta chetogenica ad alto contenuto di grassi crea sostanziali cambiamenti cellulari nell’aumento della motilità, del trasporto, dell’assorbimento e dell’ossidazione dei grassi durante l’esercizio, anche negli atleti d’élite che si allenano specificamente per ottimizzare i percorsi ossidativi dei grassi stessi. I cambiamenti e il significato vero circa l’uso dei chetoni muscolari sono ancora sconosciuti e sebbene vi siano prove evidenti che l’adattamento chetogenico riduca l’ossidazione dei carboidrati muscolari, i problemi irrisolti sono molti, come la capacità del cheto-adattamento a lungo termine di ripristinare il contenuto di glicogeno muscolare a livelli normalmente associati a una dieta ricca di CHO e la compromissione della capacità del muscolo di usare il glicogeno per l’ossidazione. Ciò è importante poiché l’ossidazione dei CHO fornisce una fonte di energia più efficace ed efficiente quando l’apporto di ossigeno diventa limitante.
Il Chinesiologo: chi è?
Il Chinesiologo è il Laureato in Scienze Motorie, lo “Studioso del Movimento”, ovvero l’esperto del movimento umano a tutto tondo. Dal gennaio 2013 la professione del Chinesiologo (in quanto professionista del movimento) è stata inserita nell’elenco delle professioni organizzate (Legge Quadro 04/2013), da parte dell’Ente di Normazione Italiano e i professionisti possono associarsi in associazioni di categoria per dimostrare ai propri utenti di essere in possesso dei requisiti minimi fondamentali per esercitare la professione (Laurea e monte ore di aggiornamento annuale). Risulta importante per gli utenti che il Chinesiologo presso il quale ci si rivolge sia in regola con la documentazione e possa liberamente esibire la dicitura “CHINESIOLOGO PROFESSIONISTA di cui alle legge 4/2013 ISCRITTO ALL’UNIONE NAZIONALE CHINESIOLOGI CON n…”.
Core Training: Tutto in 10 Punti
Muscoli locali e globali, zona neutra della colonna vertebrale, attivazione anticipata, stabilizza e muoviti, stabilità tridimensionale, centro di trasmissione, instabilità, lift e swing, monolateralità e bilateralità, catena miofasciale. Sono i 10 punti che se conosciuti fanno la differenza per un ottimo e puntuale allenamento che tenga conto di cosa sia il core!
Ciclismo: l’importanza di un allenamento globale – Il modello prestativo
La costruzione di un modello prestativo serve a:
– Inquadrare al meglio la disciplina sportiva;
– Orientare in maniera funzionale la scelta dei contenuti, dei mezzi e dei metodi di allenamento;
– Programmare l’allenamento;
– Programmare la gara in caso di sportivi;
– Conoscere le catene di movimento prevalentemente utilizzate;
– Conoscere i gesti che espongono a rischio d’infortunio o sovraccarico;
– Costruire gli esercizi in maniera funzionale al raggiungimento degli obiettivi;
– Valutare i risultati dell’allenamento.
Scopri il resto nel testo!
HIIT con Kettlebell vs SIT su Bici: Due Allenamenti a Confronto
Una comparazione tra due esercizi in modalità HIIT: due modalità ad alta intensità in un nuovo e più efficace scenario di allenamento; un nuovo progetto di allenamento HIIT con kettlebell e un metodo di alta intensità su cicloergometro che possono indurre risposte fisiologiche per migliorare la la funzionalità cardiorespiratoria e metabolica.
Un protocollo che dovrebbe essere preso in considerazione dai professionisti (ad es. personal trainer, specialisti della forza e del condizionamento) per essere integrato nei programmi di allenamento per atleti o clienti.
Dispositivi Tecnologici Indossabili e Attività Fisica: Quali Scegliere e Come Usarli
I dispositivi tecnologici indossabili possono assumere molte forme diverse, ma tutti hanno un sensore incorporato, che per via delle ridotte dimensioni e dell’elevata capacità di elaborare le informazioni, può essere posizionato ovunque.
Un articolo completo, teorico e pratico, riguardante i principali e più utili dispositivi come cardiofrequenzimetri, potenziometri ed accellerometri e molte curiosità interessanti sia per i professionisti, che per gli atleti e i clienti, sul mondo dei device correlati all’attività fisica.