La seduta prolungata è associata a complicazioni cardiometaboliche. In questo studio pubblicato su Medicine & Science Sport & Exercise, di Rafiei H. e altri, lo scopo era indagare se l’alternanza di una seduta prolungata con brevi “snack” di salita delle scale, potesse ridurre le risposte postprandiali di insulina, glucosio e acidi grassi liberi.
Dai risultati conclusivi si può dedurre che interrompere delle ore di seduta prolungata, con brevi fasi di esercizio fisico, può abbassare i livelli di insulina postprandiale e acidi grassi, negli adulti con sovrappeso/obesità.
Categoria: Salute
Una dieta salutare per il cuore non ha bisogno di essere povera di grassi!
Le diete a basso contenuto di grassi non sembrano prevenire le malattie cardiache, infatti negli ultimi dieci anni, l’American Heart Association, le linee guida dietetiche federali e altre autorità nutrizionali si sono allontanate dal consigliare alle persone di limitare la quantità totale di grassi nella loro dieta. Al contrario, l’attenzione si concentra su un modello alimentare sano in generale, ossia uno stile alimentare che enfatizzi verdure, frutta, cereali integrali, fagioli, quantità modeste o piccole di carne, latticini, uova e dolci (Rimm E., Harvard TH Chan School of Public Health).
Fitness Trends 2021
Negli ultimi 15 anni gli editori dell’Health & Fitness Journal® dell’American College of Sports Medicine hanno fatto circolare un sondaggio elettronico a migliaia di professionisti in tutto il mondo per determinare le tendenze sulla salute, sul fitness e l’esercizio fisico, per l’anno successivo. Questo sondaggio è una guida alla programmazione per la salute e il fitness per il 2021 e oltre. Il primo sondaggio, condotto nel 2006, ha introdotto un modo sistematico per prevedere le tendenze di salute e di fitness e da allora questi sondaggi sono stati condotti, ogni anno, utilizzando la stessa metodologia.
Anomalie nel test di tolleranza graduale all’esercizio o storia di malattia cardiovascolare sulla perdita di peso o sul fitness cardiorespiratorio: lo studio “Look Ahead”
L’American Heart Association e l’American College of Cardiology hanno raccomandato l’attività fisica e la gestione del peso come prevenzione dagli eventi di malattie cardiovascolari. In questo studio Look Ahead di Jakicic e altri, sono stati prese in considerazione due aree come i test di tolleranza all’esercizio anormali e storie di malattie cardiovascolari. Per la prima area sono stati presi in considerazione test che hanno mostrato evidenza di ischemia (depressione del tratto ST di ≥1,0 mm), aritmie ventricolari (fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, serie di almeno tre contrazioni ventricolari premature o blocco di branca indotto dall’esercizio), angina indotta dall’esercizio, anormale risposta emodinamica (recupero della frequenza cardiaca (HRR) < 22 bpm dopo 2 minuti dall'esercizio) o ridotta capacità di esercizio (IEC; carico di lavoro massimo raggiunto <5 MET). Per la definizione di storia di malattia cardiovascolare all’inizio ai partecipanti è stato chiesto informazioni su qualsiasi storia di infarto miocardico, ictus, attacco ischemico transitorio, innesto di bypass coronarico, angioplastica/stent coronarico, endoarteriectomia carotidea, angioplastica degli arti inferiori, riparazione di aneurisma aortico o insufficienza cardiaca. Qualora il partecipante avesse riportato una storia di uno qualsiasi di questi eventi o condizioni, si è ritenuto che avesse una storia di CVD. Se si sono verificati eventi CVD entro 3 mesi prima dello screening, al partecipante è stata offerta l'opportunità di ripetere lo screening entro 3 mesi o è stato escluso prima della randomizzazione. Tali risultati possono essere importanti per i medici, altri operatori sanitari e professionisti del movimento e suggeriscono che un intervento sullo stile di vita incentrato sulla perdita di peso e sull'attività fisica può essere efficace per il trattamento del sovrappeso/obesità e per migliorare lo stato di fitness cardiorespiratorio delle persone con una storia di malattia cardiovascolare o con la presenza di anomalie in test iniziali di tolleranza graduale all’esercizio.
Eventi Cardiovascolari ed Esercizio Fisico: Considerazioni Attuali
La sicurezza dei partecipanti è alla base per un chinesiologo. La lesione muscoloscheletrica è la complicanza più comune legata all’esercizio fisico ed è importante adottare misure per prevenire e ridurre al minimo questi tipi di lesioni, ma, sebbene, eventi cardiovascolari avversi come la morte cardiaca improvvisa (SCD) e l’infarto miocardico acuto (IMA), siano molto meno comuni del danno muscoloscheletrico, questi possono portare a una maggiore morbilità e mortalità e, quindi, meritano un’attenzione specifica. Recentemente l’American College of Sports Medicine (ACSM) ha pubblicato un “Expert Consensus Statement” (ECS) che ha aggiornato e sostituito la precedente dichiarazione ACSM. Scopri di più nell’articolo!
Come allenarsi a casa: consigli e metodi attuali
Per tutti noi, grandi e piccoli, l’attività fisica regolare resta una strategia importante per mantenersi in salute! Rispetto alla sedentarietà, l’attività fisica d’intensità moderata è associata a una migliore funzione immunitaria. Allo stesso modo, un’attività fisica regolare è associata a livelli più bassi di ansia e stress percepito. Qualsiasi piano di allenamento dovrebbe concentrarsi su tre diverse aree, che costituiscono le tre capacità condizionali fondamentali, ossia l’attività aerobica, la mobilità articolare e flessibilità muscolare e la forza. In questo articolo ti indicherò come progettare l’attività fisica, come fare a rimanere attiva/o e in forma, come scegliere gli esercizi, che movimenti privilegiare e tanto altro, comprese le ultime linee guida sull’attività fisica pubblicate dal WHO.
L’esercizio mattutino costante può essere utile per le persone con obesità?
I livelli di attività fisica tendono ad essere bassi tra gli adulti con obesità e, in generale, molte persone che intendono fare esercizio hanno difficoltà a tradurre queste intenzioni in comportamenti effettivi. Delle evidenze recenti suggeriscono che l’ora del giorno in cui l’esercizio viene eseguito entro le 24 ore (“tempo di esercizio”) può essere sfruttata per facilitare il cambiamento verso la pratica di esercizio fisico e migliorare la gestione del peso tra gli adulti con obesità.
Orari di pratica costante e in particolare esercizi mattutini, possono facilitare livelli di esercizio maggiori, migliorando la pianificazione, promuovendo l’abitudine all’esercizio e migliorando l’autoregolamentazione.
L’esercizio mattutino può anche aumentare la perdita di peso indipendentemente dai livelli di attività fisica quotidiana e diversi processi comportamentali e fisiologici (ad esempio, orario di alimentazione modificata, influenze circadiane) possono essere alla base di tali effetti.
Esercizio e gravidanza: migliorare il benessere materno e fetale
Durante la propria vita una donna ha eventi che sono specifici, come le mestruazioni, la gravidanza e la menopausa e sebbene ciascuna sia importante di per sé, la gravidanza è unica in quanto gli eventi che si verificano durante la gestazione possono avere un effetto permanente sulla salute e sul benessere sia della madre, che del bambino. Durante i nove mesi di gravidanza, si verificano adattamenti fisiologici a quasi tutti i sistemi del corpo per supportare la crescita del feto.
Dati recenti dimostrano che l’AP durante la gravidanza riduce le probabilità di avere complicazioni importanti della gravidanza di circa il 40%, diminuisce le probabilità di sviluppare depressione di quasi il 70%, che non vi è alcun aumento del rischio di aborto spontaneo o parto pre-termine correlato all’esercizio. La raccomandazione di 150 minuti/settimana di attività fisica d’intensità moderata è associata ad una riduzione di almeno il 25% delle probabilità di sviluppare preeclampsia (nota anche come gestosi, è una sindrome caratterizzata dalla presenza, singola o in associazione, di segni clinici quali edema, proteinuria o ipertensione in una donna gravida), ipertensione gestazionale , diabete gestazionale, aumento di peso e riduzione della gravità dei sintomi depressivi. Tutto sempre stando a ciò che il proprio medico riferisce ed affiancate da un professionista dell’esercizio fisico.
Biomeccanica del supporto del seno per l’attività fisica delle donne
La ricerca biomeccanica ha costantemente dimostrato che il seno, che non ha un supporto anatomico adeguato e sostanziale, si sposta, rispetto alla parete toracica, quando le donne svolgono attività fisica. Questo movimento del seno è esacerbato durante le attività in cui il busto della donna si muove verticalmente, come nel correre e nel saltare. Un movimento eccessivo del seno è stato associato a dolore al seno indotto appunto dall’esercizio fisico, che può influire negativamente sulle prestazioni di atlete esperte e persino disincentivare le donne dalla partecipazione a certe attività fisico-sportive. Sebbene ci siano stati sviluppi sostanziali nei materiali e nei processi di produzione dopo il modello “Jogbra”, l’idea che i reggiseni sportivi dovrebbero essere progettati principalmente per limitare il movimento del seno non è cambiata sostanzialmente dagli anni ’70. Molti degli studi di biomeccanica mammaria pubblicati sono limitati da progetti di ricerca scadenti e metodi biomeccanici inadeguati, facendo sì che molti reggiseni sportivi disponibili in commercio siano basati sui risultati di tali studi e non soddisfino le esigenze individuali di molte donne. Il livello ottimale di supporto del seno per ridurre al minimo il dolore al seno indotto dall’esercizio dipende dall’età, dalle dimensioni del seno e dal tipo di attività. Le differenze nella forma del seno e del busto possono anche rendere più difficile il raggiungimento di un supporto sufficiente per il seno e una corretta vestibilità del reggiseno per diverse coorti di donne, in particolare quando c’è una carenza di ricerca incentrata su queste donne, appunto. I contributi alla progettazione di un reggiseno sportivo migliore potrebbero derivare da investimenti nella ricerca relativa alla struttura e anatomia del seno, alla scansione tridimensionale delle dimensioni e della forma del seno e del tronco, dalle misurazioni cliniche del sistema muscolo-scheletrico della parte superiore del tronco, dal carico statico e dinamico all’interfaccia reggiseno-busto e reggiseno-spalla, dall’effetto del supporto del seno sull’attività muscolare, dalla modellazione tridimensionale del seno, dalla meccanica del tessuto cutaneo mammario e dall’ingegneria dei materiali I reggiseni sportivi in grado di rispondere alle esigenze individuali delle donne rilevando i cambiamenti nell’ampiezza e nella frequenza del movimento del seno e regolando il livello di sostegno per adattarsi a questo movimento hanno il potenziale per massimizzare sia il sostegno del seno, che il comfort del reggiseno. In effetti è stato dimostrato che gli elettro-materiali rilevano con successo i cambiamenti nel movimento del seno mentre le donne camminano e corrono su un tapis roulant, mentre i muscoli artificiali guidati elettro-termicamente hanno dimostrato di stringere un reggiseno per fornire un supporto del seno maggiormente percepito e conforme.
Benefici dell’incorporazione di programmi HIIT per le persone con Sindrome di Down
Individui con SD presentano una varietà di difficoltà cognitive e fisiche, compresa disabilità intellettiva, di apprendimento e problemi di memoria, difetti del cuore e problemi respiratori e problemi di vista e udito tra gli altri. I dati emergenti suggeriscono che HIIT potrebbe essere incorporato come parte di un programma di esercizi utile per ottenere risultati di salute critici in modo efficiente in termini di tempo in persone con SD. L’HIIT può essere una modalità di esercizio piacevole e benefica nelle persone con sindrome di Down. L’efficienza in termini di tempo di HIIT lo rende un buon candidato per la prescrizione di esercizi in questa popolazione, per via della limitata capacità di attenzione. Aerobicamente HIIT ha dimostrato di fornire benefici per questo gruppo di popolazione aumentando la capacità e i fattori legati alla resistenza. HIIT ha anche ha dimostrato di fornire benefici cognitivi e antropometrici verso le persone con Sindrome di Down