Lo scopo di questo studio di Edwards R.B. e altri della “School of Exercise Science” (Australian Catholic University, Melbourne) è stato quello di confrontare le esigenze cardiometaboliche della corsa su un tapis roulant non motorizzato curvo, con la corsa su terreno e il tapis roulant motorizzato. Il decremento dell’economia di corsa osservato durante la prova su tapis roulant curvo non motorizzato era correlato negativamente alla massa corporea, indicando che i corridori più leggeri dovevano lavorare a un’intensità relativa maggiore per superare la resistenza de nastro del tapis roulant. Questi dati dimostrano la maggiore richiesta cardiometabolica associata alla corsa a una data velocità sul tapis roulant curvo non motorizzato. È fondamentale che queste differenze vengano prese in considerazione quando si prescrivono le intensità di allenamento sul tale tapis roulant o si traducono i dati di laboratorio verso l’ambito di preparazione atletica.
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HIIT NEI SOGGETTI DIABETICI
HIIT nei diabetici? Si!
HIIT genera una riduzione della gittata cardiaca durante l’esercizio sotto-massimale prolungato e ciò suggerisce un ruolo protettivo cardiaco di HIIT in soggetti con diabete di tipo 2. Vale a dire che sono in grado di sostenere aumentati sforzi metabolici con ridotto stress cardiaco.
A livello medico bisognerebbe cominciare ad applicare protocolli che hanno evidenza scientifica basata su HIIT, dato che si dimostra come un’efficace strategia non farmacologica che può prevenire le complicanze cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2, con risultati migliori dell’esercizio a bassa intensità.