Rispetto alla corsa su strada, il trail running è uno sport diverso per via delle distanze di gara, del terreno su cui si svolgono le gare, della durata e dell’ambiente. La corsa su strada si effettua normalmente su strade asfaltate e urbane che tendenzialmente sono più piatte. Al contrario il trail running si svolge principalmente in montagna in cui il terreno è variabile, può variare da strade sterrate lisce a single track, a sentieri tecnici, compresi gli ostacoli come rocce o neve. Tale caratteristica del trail running fa scaturire delle determinanti fisiche e fisiologiche di chi ne affronta i percorsi. I maggiori dislivelli percorsi in salita e discesa conducono ad un cambiamento nella modalità contrazione e ad un aumento del ruolo che la forza muscolare degli arti inferiori gioca come determinante della prestazione, sia per spingere il corpo durante i tratti in salita, sia per resistere al danno muscolare dovuto, alle contrazioni eccentriche, durante le discese.
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Il piede: funzione, alterazioni e postura
Il piede è la struttura anatomica posta all’estremità distale di ciascun arto inferiore, ricopre la funzione di supportare tutto il corpo ed ha un ruolo fondamentale nella locomozione umana, nell’assorbimento del peso, di urti e di energia e nella stabilità.
La complessa anatomia del piede consente all’uomo di sviluppare una serie di movimenti, ma come ogni elemento anatomico può subire un’alterazione più o meno dolorosa e più o meno disfunzionale di tipo biomeccanico, vascolare e dermatologico. Nello studio della struttura e della funzione del piede si deve considerare anche il suo particolare ruolo sull’equilibrio e il fatto che ogni nostro segmento corporeo ha una sua determinata struttura al fine di assolvere una specifica funzione e, al pari, lo svolgimento di questa funzione plasma ed influenza la struttura del segmento stesso, ma spesso l’attenzione si concentra verso una forma sbilanciata, senza considerare tutti gli aspetti che costituiscono l’arto inferiore e il corpo, dato che il corpo ha delle proporzioni così come il piede, ma bisogna indagare come si comporta in varie situazioni. Nell’articolo ci sono studi importanti ed un’ultima revisione sistematica per meglio comprendere le definizioni e i passi da compiere verso un’osservazione completa.
Core Training: Tutto in 10 Punti
Muscoli locali e globali, zona neutra della colonna vertebrale, attivazione anticipata, stabilizza e muoviti, stabilità tridimensionale, centro di trasmissione, instabilità, lift e swing, monolateralità e bilateralità, catena miofasciale. Sono i 10 punti che se conosciuti fanno la differenza per un ottimo e puntuale allenamento che tenga conto di cosa sia il core!
Y Balance Test Upper Quarter: Affidabilità e Confronto tra Uomini e Donne
Y Balance Test Upper Quarter è efficace per identificare limitazioni di movimento e asimmetrie negli atleti prima dello sviluppo di programmi di allenamento e condizionamento.
In questo studio YBT-UQ è stato valutato in test su uomini e donne per valutare se ci siano differenze di genere e di che entità. L’equilibrio può essere definito staticamente come la capacità di mantenere una base di supporto con movimento minimo, mentre dinamicamente come la capacità di eseguire un compito mantenendo una posizione stabile. Per il personal trainer, l’allenatore o il medico sportivo è utile e di grande interesse testare e monitorare la stabilità dinamica di un soggetto e di un atleta, dato che in un ambiente sportivo molto dinamico la capacità di mantenere una posizione stabile è vitale non solo per un’applicazione corretta dell’abilità, ma anche per ridurre la probabilità d’infortunio.
Ciclismo: l’importanza di un allenamento globale
Testo integrale e integrante che sfoglia e scopre, grazie a importanti appoggi bibliografici, importanti sfaccettature dell’allenamento nel ciclismo. Non troverete nulla su tabelle di endurance, ma particolari dell’allenamento globale che un ciclista dovrebbe seguire, per migliorare la propria condizione fisica e prestativa. L’importanza di una visione globale del modello prestativo, con particolari sulla biomeccanica, sulla postura, sull’allenamento ad alta intensità HIIT, sull’allenamento del core e sullo stretching e molto altro.
Linee guida per attività fisica negli adulti over 65 anni
Gli adulti over 65 anni dovrebbero fare qualche tipo di attività fisica ogni giorno. Qualsiasi tipo di attività fa bene. Più si fa e meglio è. Gli adulti di età pari o superiore a 65 anni dovrebbero: – Mirare ad essere fisicamente attivi ogni giorno. Qualsiasi attività è migliore di nessuna. Più fai e meglio…
“Canadian Society for Exercise Physiology position stand: l’uso dell’instabilità per allenare il core in atleti e non”
Il core, il complesso muscolare a catene costituito da tutti i muscoli compresi tra spalle e pelvi che agiscono per il trasferimento di forze dalla colonna alle estremità. Rappresenta il centro delle varie catene muscolari e consente una sinergica azione di collegamento e supporto reciproco tra tratto assile e tratti appendicolari. L’allenamento in condizioni d’instabilità è sicuramente opportuno, ma non è così rilevante se preso di per sé. Come sempre non esistono tabelle preconfezionate che vadano bene per tutti e sempre, ma il saper variare, tarare e modulare in base all’individuo che si ha di fronte è il target.
“EFFICACIA DELLE TECNICHE DI STABILIZZAZIONE DINAMICA MUSCOLARE (DMST) RISPETTO ALLE TECNICHE CONVENZIONALI NELLA RIABILITAZIONE DELLA LOMBALGIA CRONICA”
Per avere un approccio corretto nel gestire l’attività fisica nel soggetto lombalgico, l’approccio non può che essere quello di avere una visione integrata, osservando quali tecniche e metodi approcciano al problema a livello riabilitativo. Le tecniche di stabilizzazione dinamica muscolare hanno in questo contesto mostrato dei risultati evidenti, apportando un ripristino completo di forza muscolare in combinazione con equilibrio, postura, coordinazione in presenza di condizioni di dolore e disfunzionalità dei soggetti in esame allo studio, ovvero 30 giocatori di hockey.
ALLENAMENTO A CORPO LIBERO
L’allenamento a corpo libero aiuta i clienti a gestire il proprio corpo in modo organico e sicuro, migliorando l’equilibrio, la coordinazione, la flessibilità e i più tradizionali marker di fitness. L’allenamento può essere eseguito senza attrezzature, riduce i costi per i clienti, aumenta la varietà di allenamento e rende gli allenamenti più piacevoli per molti. Gli esercizi a corpo libero possono essere programmati come gli esercizi di contro resistenza e forza tradizionali, ma un buon allenamento a carico corporeo coinvolge in genere la maggior parte o tutti i principali gruppi muscolari del corpo, equilibra lo stress di allenamento attraverso le singole articolazioni e incorpora l’ambiente circostante in modo efficiente.
Core stability e propriocezione: metodi e applicazioni funzionali nello sci alpino.
Il movimento integrato è una peculiarità che negli ultimi anni si sta sviluppando sempre di più nell’allenamento. Avere una visione globale del corpo umano, in cui l’allenamento specifico del movimento tende a sostituire il condizionamento del singolo muscolo, soprattutto nelle discipline più varie e dinamiche, come ad esempio lo sci alpino, così come la nuova concezione racchiusa nel termine “core region” o “core muscolature”, pone le basi per una nuova e più solida attitudine all’esercizio fisico per la pratica dello sci, ma non solo!