L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato di eseguire allenamenti simultanei che combinano resistenza (>150 min./settimana) e allenamenti di forza (>2 sessioni/settimana. Sfortunatamente la mancanza di tempo libero è il principale ostacolo all’esercizio fisico nei paesi sviluppati e per questo recentemente sono emerse metodologie di allenamento alternative e meno dispendiose in termini di tempo che consentono di massimizzare i potenziali benefici indotti dall’esercizio. L’HIIT è stato verificato come un’alternativa efficiente per indurre miglioramenti sul VO2max e sulla forza muscolare simultaneamente e sebbene l’HIIT sia stato considerato la metodologia di esercizio più efficiente in termini di tempo, stanno emergendo nuove tendenze all’allenamento e diversi studi hanno recentemente indagato gli effetti dell’allenamento con elettro-mio-stimolazione su tutto il corpo (WB-EMS) sui parametri relativi alla salute. WB-EMS è una tecnologia di allenamento, come descritto poco fa, che innerva simultaneamente fino a 12 gruppi muscolari principali con un’intensità specifica. In questo studio di Amaro-Ghaete et al. emergono altri risultati promettenti che si sommano a quelli scaturiti da precedenti studi.
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EMS come nuova strategia di allenamento: EMS-fitness, EMS-Sport, EMS-HIIT.
Uno strumento attraverso cui tutte le persone, dall’individuo sedentario, all’atleta d’élite, possono allenare il proprio corpo. L’EMS, con i suoi risultati rapidi e privi di dolore, potrebbe piacerti, dove e come non riescono a fare altre forme di attività. Questo probabilmente lo rende un buon punto di partenza anche per chi non è ancora impegnato con l’attività fisica e un’ottima alternativa per chi lo è già; un modo per portare la persona al movimento costante, occupando poco tempo nella vita quotidiana.
Il rapporto di carico di lavoro da acuto a cronico casuale è stato associato “come” un rapporto d’infortunio da carico acuto a cronico effettivo: è tempo di destituire l’ACWR e i suoi componenti
Il numero di studi che esaminano la relazione tra carico di allenamento e infortuni negli atleti è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e attualmente ci sono oltre 100 studi sull’argomento. Per trovare un’associazione tra carico di allenamento e infortuni sono state create varie misurazioni sull’allenamento. La metrica più popolare, comunemente usata come “modello” di riferimento standard per diverse linee guida internazionali, è il rapporto di carico di lavoro auto: cronico (ACWR). Questo rapporto si ottiene dividendo la componente “fatica” per la componente “fitness”. La componente “fatica” è rappresentata dal carico di lavoro acuto (LA), comunemente calcolata utilizzando il carico di lavoro della settimana precedente all’infortunio, mentre la componente “fitness” è rappresentata dal carico di lavoro cronico (LC), che è il carico di lavoro medio delle quattro settimane precedenti all’infortunio. Il LA comparato con il LC usando questo rapporto è ampiamente considerato per riflettere il rischio d’infortunio negli atleti. L’ACWR ha recentemente preso d’assalto la scienza e la medicina dello sport. È stato costantemente affermato che l’ACWR è associato al rischio d’infortunio, rendendolo così una metrica utile per ridurre o prevenire il rischio lesivo. Questa metrica è stata resa popolare da numerosi editoriali e consensi in riviste scientifiche e mediche sportive ad alto fattore d’impatto. Parlando della loro influenza questi articoli sono tra i più citati nel settore. L’aumento dell’attenzione ricevuta dalla “gestione del carico” nella pratica professionale è stato alimentato anche da questi studi. L’influenza di ACWR è persino penetrata nel circuito internazionale, infatti è utilizzato nelle linee guida di sviluppo e nelle dichiarazioni di consenso internazionali da organizzazioni leader come il CIO (Comitato Olimpico Internazionale). L’ACWR è onnipresente ed è incluso nei sistemi nazionali di gestione degli atleti e nei software disponibili in commercio, ma andrebbe destituito, come si evince dall’articolo in questione.
Attività della muscolatura del core durante gli esercizi di fitness: una revisione sistematica
Il fitness è definito come uno stato di salute e benessere, caratterizzato dalla capacità di svolgere attività fisiche del quotidiano o esercizio fisico. Pertanto lo scopo principale dei professionisti del movimento verso la forza e il condizionamento è quello di prescrivere esercizi corretti ai propri clienti o atleti, al fine di raggiungere specifici obiettivi di forma fisica. Numerosi studi hanno fornito informazioni sull’importanza dell’allenamento e dei test di base in diversi soggetti, al fine di migliorare le prestazioni e ridurre il rischio d’infortuni (ad es. infortuni alla schiena e agli arti inferiori) e inoltre gli esercizi fitness di base possono contribuire a ridurre il rischio di altri disturbi muscoloscheletrici (ad esempio, carico eccessivo sulla colonna lombare, squilibrio degli estensori dell’anca, atrofia dei muscoli paraspinali), che sono la conseguenza di posture errate e stili di vita sedentari.Questo studio ha sistematicamente rivisto l’attuale letteratura sull’attività elettromiografica in sei muscoli del core durante gli esercizi di base per il fitness. La maggiore attivazione nei muscoli Retto Addominale, Obliquo Esterno ed Erettori Spinali è stata riscontrata negli esercizi a carico libero, la maggiore attivazione dell’Obliquo Interno è stata riscontrata negli esercizi di core stability base, mentre gli esercizi tradizionali hanno mostrato la maggiore attivazione del Multifido Lombare. Tuttavia mancano ricerche sull’attivazione del Trasverso dell’Addome durante gli esercizi di fitness, c’è mancanza di corrispondenza tra gli studi quando si applicano metodi per misurare l’attività l’EMG e ciò suggerisce che sono necessarie ricerche di alta qualità al fine di ridurre il rischio di parzialità e trarre conclusioni più certe sull’attività muscolare del core.
Lo sci alpino come un allenamento ad alta intensità invernale
L’allenamento ad alta intensità è un’alternativa efficiente ed efficace in termini di tempo, rispetto al tradizionale allenamento di resistenza continua, inducendo cambiamenti simili o addirittura superiori in numerosi marcatori fisiologici e prestazionali. La “mancanza di tempo” è una delle barriere più comunemente citate verso l’allenamento regolare. Questo studio dimostra come trasformare una giornata di sci per l’amatore, ma anche per lo sportivo e l’atleta, in una sessione “on ski” con programmi ad alta intensità e rappresenta una frontiera nuova, attraente e molto produttiva, rispetto all’allenamento tradizionale.
ACSM FITNESS TREND 2020
Negli ultimi 14 anni, i redattori dell’ Health & Fitness Journal® (FIT) di ACSM hanno distribuito un sondaggio elettronico a migliaia di professionisti in tutto il mondo per determinare le tendenze di salute e fitness per l’anno successivo. Questo sondaggio guida gli sforzi di programmazione di salute e fitness per il 2020 e oltre. Attenzione non si tratta di “mode”, ma di vere e proprie specifiche tendenze. Vuoi scoprire cosa e quali sono? Scoprilo nell’articolo di ACSM.