Un lavoro recente ha concettualizzato il cervello come una rete composta da gruppi di sottoreti o moduli. La “flessibilità” delle reti cerebrali indica la riconfigurazione dinamica dei moduli che lo compongono. Utilizzando nuove tecniche di neuroscienze di rete dinamiche applicate alla risonanza magnetica funzionale (fMRI) ad alta risoluzione in stato di riposo, un recente studio pubblicato su “Neuobiology and Learning Memory” ha studiato gli effetti di un intervento di esercizio aerobico sul ri-arrangiamento dinamico della struttura della comunità modulare – una misura della flessibilità neurale – all’interno la rete del lobo temporale mediale (MTL).